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Visualizzazione dei post da marzo, 2025

Loro due - The two of them

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  ITA- ENG- ESP La incontro quasi tutte le mattine, a piedi lungo la via senza sbocco del nostro quartiere. Quella che termina nel minuscolo parco tra le palazzine. Cammina a fatica conducendo un grosso cane più affaticato di lei, sicuramente anziano e malato. Come lei. Lei lo incoraggia ad ogni passo: "Piano, piano... non ti devi stancare. Non ci insegue nessuno" Lui ansima pesantemente e cerca di portare avanti le zampe ormai storte. A volte il cane prova a farmi le feste. Lei si meraviglia: "Che strano, non lo fa spesso! Lei gli piace" In realtà l'animale si ricorda di me che accompagnavo mio padre, quando - anche lui zoppo - andavamo a fare la spesa insieme. E se incrociavamo la signora, mio papà si fermava a fare una carezza al cane mentre lui annusava tutti e due. Il cane si ricorda... la padrona no, non più. Di lei so poco. So che quando era giovane ha perso nel giro di un anno il marito, a causa di una malattia, e il figlio ventenne, per colpa di un inci...

Quando partirono gli uccelli - When the birds left

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  photo GRAZIA EMME ITA - ENG - ESP Quello che ricordo del 9 marzo 2020 è uno stormo in volo sul mare .  Non so che uccelli fossero...erano molto grandi ... forse oche, cormorani, oppure addirittura dei cigni! Erano un piccolo gruppo, forse sei o sette, bellissimi e neri in controluce, liberi verso l'orizzonte. E io pensai: "Portatemi con voi, vi prego!" L'Italia era appena entrata in lockdown, molto presto vi sarebbe entrato il mondo intero. Intorno a noi si susseguivano notizie terrificanti di morti, di virus sconosciuti, di medici impazziti che non sapevano più come aiutare i disperati che arrivavano in pronto soccorso. Mio padre, medico anche lui, allora dichiarava con decisione che il Covid fosse un'influenza (di fatto lo era) ma al contrario di altre volte non sapeva trasmettermi la solita "sicurezza". Era confuso anche lui. Era in attesa di capire. Capimmo poco tempo dopo. Che sì, il Covid era un'influenza ... ma non la solita influenza. Era u...

RACCONTI 3 - La Cittadinanza dell'Isola di G

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  (ITALIAN ONLY) Elizabeth ricordava, sorridendo: - Io accompagnai qui sull'isola di G. alcune migranti, tre delle quali erano incinte e avevano in corso gravidanze a rischio. Decisi di fermarmi fino a che non fossero nati tutti i bambini. Abitavo con loro a Ualmedina e, mentre mi trovavo lì, iniziai a frequentare dei corsi organizzati da alcuni volontari dell’isola. Tra i volontari c’era questo ragazzo bellissimo … Yusef Lauria …  Julian sorrise mentre Elizabeth arrossiva. Gli occhi le si illuminavano sempre quando parlava del marito.  - Che ti devo dire? Dovevo fermarmi solo pochi mesi … e alla fine sono rimasta per sempre! Ho terminato gli studi di Medicina a Ualmedina , sono andata a vivere con Yusef a casa della sua famiglia a Porto San James, l’ho sposato, ci siamo trasferiti ad Akdara e … ho chiesto la cittadinanza.   - E l’hai ottenuta facilmente?  - Diciamo che io sono stata un po’ privilegiata, rispetto ad altri. Tanto per cominciare, avevo sposat...

I RACCONTI DEL CALENDARIO - marzo

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  ITALIAN ONLY Era arrivata in paese nel tardo pomeriggio di un giorno d’autunno. Aveva preso possesso della casa – un minuscolo rustico circondato da un fazzoletto di vigneto, entrambi terribilmente bisognosi di “restauri” – e aveva cominciato subito a lavorare. Restaurare era il suo mestiere, in fondo. Ma una cosa era farlo per gli altri, un’altra farlo per se stessa. Era la prima volta nella vita che aveva una casa veramente sua. Nel senso di… “sua”, proprio, che la “sentiva” dentro. Aveva vissuto con i suoi fino a venticinque anni, poi era andata a vivere con Leon a Madrid prima e dopo a Palermo, quindi aveva vissuto con la sua migliore amica per due anni e poi … suo padre le aveva regalato una casa. Un due vani delizioso, in centro città, a Catania. Eppure non si era mai sentita a casa… in nessuno di questi posti. La decisione era maturata lentamente, poco dopo la morte del papà. Allora era tornata a casa dei suoi per accudire la madre, abbastanza autonoma a dire il ve...