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I RACCONTI DEL CALENDARIO - luglio

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  ITALIAN ONLY ----------------- Il mare, pure se mosso, non viene mai mosso. È una cosa strana da pensare, soprattutto se sei un appassionato di fotografia con alle spalle già tre mostre dedicate al mare. Eppure io lo penso ogni volta che scatto. E non è una questione di sfocatura… oggi ci sono mille modi per evitare il “mosso” …è solo che il mare, ecco, è sempre perfetto. Anche quando non dovrebbe esserlo. Non c’è niente come il mare. Punto. Ed ecco perché appena pensi che … EHI! Che fa questo, mi passa davanti all’obiettivo? Anzi, è una “questa”. Ecco che si tuffa. Non potevi aspettare? Non potevi chiedere, prima di “sbombarmi” la foto così? Adesso devo rifarla. E be’? Che c’è? Come mai non riemerge? Ma … dov’è? -EHI, TU! Chiamo … ma chi chiamo? Oddio, devo correre! Questa si annega! Mi tolgo solo le scarpe, mollo la fotocamera sulla sabbia, mi getto in acqua vestito, nuoto, annaspo, nuoto ancora, mi immergo … e me la trovo quasi davanti, così improvvisa ch...

Le case sono felici - Houses are happy

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  ITA-ENG-ESP--------------- Ho venduto casa, la scorsa settimana. Ho ceduto a uno sconosciuto il nido nel quale ho cercato di vivere durante gli ultimi dieci anni. Una casa prima imposta, poi voluta, quindi amata ... a modo mio ... poi divenuta un peso sempre più grande. Forse proprio perchè non ero pronta a viverla e in fondo l'ho sempre vista come un dovere, più che come un piacere. Dimentico sempre che sono lenta... ho i miei tempi per tutto. Al lavoro, ci ho messo due mesi - invece di due settimane - per imparare a eseguire bene i miei compiti. Con gli amici ho impiegato cinque o sei anni, invece di cinque giorni, per imparare a fidarmi. Forse dovevo prendermi i miei tempi lunghi anche per convincere me stessa che volevo davvero un nido tutto mio. Dovevo aspettare. Valutare. Considerare. Comunque sia... ho provato e non è andata. Sono rientrata nella mia ex casa, ormai venduta, stamattina. L'impatto è stato sconvolgente. Il nuovo proprietario, che mi aveva chiamata per ave...

RACCONTI 5 - La città del vulcano

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  ------------- ITALIAN  ONLY ------------------ ---- La prima scossa lo aveva svegliato alle 5:48 del mattino. Lo spavento era stato tanto ma era comunque riuscito a riaddormentarsi un’ora dopo. La seconda scossa … anzi, la serie di scosse che lo aveva colto di sorpresa nella tarda mattinata lo aveva turbato parecchio. Per calmare i nervi, il giornalista era uscito a fare una passeggiata e aveva scambiato qualche parola con i clienti di un bar e con alcune persone in fila alla posta. Nessuno sembrava preoccupato. - È soltanto il Proprietario! – dicevano tutti, sorridendo pacifici. Il vulcano lo chiamavano così, il “Proprietario”, il “Padrone di Casa”, il “Capo” … perché, affermavano, l’isola era sua . Gli esseri umani erano solo degli ospiti, degli “affittuari” rumorosi arrivati diversi millenni dopo. E il padrone di casa, si sa, fa come vuole. Tu devi solo rispettarlo e adattarti e obbedire. Nonostante l’ansia e la paura, Julian Donald trovò quel modo di considerare la m...

I RACCONTI DEL CALENDARIO - giugno

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  ITALIAN ONLY --------------------- -Aspettami! Oh!  -Corri!  -Aspetta, ho detto!  -Corri al mare! Fai presto, se no il mare scappa!  -Che cavolate vai dicendo ….? Layla, ferma!  Niente, quella corre! E corre veloce! Non posso farmi battere da questo pulcino tredicenne! Aumento la velocità, le sono quasi addosso … ma mi frega l’imbocco della scaletta di pietra che scende giù in spiaggia perché io vado giù per i gradini mentre lei, agilissima, salta sul muretto e vola dall’altra parte atterrando sulla sabbia.  -Nooo!  Salto giù anche io. Per poco non mi ammazzo! Lei corre e corre e corre verso la grande distesa blu, appena increspata dalle onde del maestrale.  La Baia Alshams (che significa “Baia del Sole” in arabo) è una enorme mezzaluna dorata che copre tutta la costa orientale della nostra isola. Ufficialmente il suo territorio è suddiviso tra tutte e tre le province principali – quella di Porto San James, quella di Akdara e quella della C...

L'umidità che sale dal basso - Mist rising from below

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  ITA-ENG-ESP -------------------- Ti sei mai fermato a guardare l'umidità che sale dal basso? Io sì, l'ho vista "nascere" due volte . Una volta mi trovavo a Valverde, ai piedi dell'Etna, uno dei paesi più umidi di Sicilia, dove l'acqua piove dall'alto e scorre nel sottosuolo e ogni cosa trasuda gocce, ovunque. Camminavo per la via principale, in una tiepida serata di inizio autunno, col cielo sereno sopra di noi ... e ad un tratto, da un vicoletto, ecco apparire un fantasma lattiginoso. Voltandomi a guardare, ho visto questo vapore levarsi letteralmente dal suolo mattonellato. La terra rilasciava il proprio "fiato" che di lì a poco sarebbe divenuto nuvole... e pioggia ... per tornare di nuovo da dove era venuto. La seconda volta ho visto l'umidità sollevarsi dall'asfalto, un attimo dopo il passare di un rapido temporale primaverile. La pioggia battente è durata pochi minuti, e subito dopo l'aria calda di maggio ha fatto evaporare im...

Oh no, è americano ! - Oh no, he's american!

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  ITA-ENG-ESP   ----------------------- OH NO, E' AMERICANO! E' questa la prima cosa che ho pensato quando, dalla finestra di San Pietro, hanno annunciato i l nuovo papa, il cardinale Robert Francis Prevost ... da oggi in poi LEONE XIV . Tutti sapevamo che l'arrogante bestiaccia arancione che governa gli Stati Uniti aveva fatto pressioni per avere un papa americano, un complice, un alleato che lo aiutasse dai pulpiti a rovinare il mondo. E quando il papa è stato americano DAVVERO ho pensato: ecco, il male ha vinto ancora. Se fossi stata complottista, avrei spento la TV e mi sarei affidata alla mia prima brutta impressione e alle calunnie che subito molti idioti hanno cominciato a spargere sul web. Ma io non sono complottista. Non così tanto, almeno! E ho deciso di tenere la TV accesa e ascoltarlo, questo "americano". L'ho sentito parlare, l'ho osservato mentre parlava e ho capito che ...........NO! Questo papa americano non era affatto complice della besti...

I RACCONTI DEL CALENDARIO - maggio

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  ITALIAN ONLY  ---------------------- Questo non è proprio un racconto. È una storia vera. La mia. Quando ho preso casa per andarci a vivere da sola, avevo un piano in mente: trasformare le terrazze in meravigliosi giardini. Il mio nido nel sottotetto dell’ultimo piano di un condominio di città, doveva diventare un giardino. Sono scesa a patti con le regole condominiali, prima di agire, mi sono informata. E poi ho deciso di… fare. La prima piantina a entrare in casa fu un geranio rosso fuoco , che ovviamente venne battezzata ROXY. Subito dopo arrivò un bellissimo alloro (ANTONIO, perché me lo regalarono due amici di nome Antonio). Quindi entrò un geranio rosa (ROSITA) e poi una bella siepe di plumbago, rimasta senza nome perché la bellezza dei suoi fiori azzurri parlava più di mille nomi. Inizialmente è andato tutto a meraviglia. Le terrazze erano grandi, piene di sole. Piante ne potevo mettere a non finire. Unica regola, non causare umidità al piano di sotto. Ecco perc...